Proseguono gli Incontri del Giornale di Astronomia con Luciano Burderi: L'esistenza degli Dei - Come il Paradosso dei Gemelli ed il Principio Copernicano forniscono una "soluzione relativistica" al Paradosso di Fermi: "Dove sono tutti quanti?"
Giovedì 26 giugno ore 17:00
in diretta streaming sul canale YouTube della Società Astronomica Italiana,
al link: https://www.youtube.com/watch?v=AiXQZwtOWfA
proseguono “Gli Incontri del Giornale di Astronomia” con
Luciano Burderi
L’esistenza degli Dei
Come il Paradosso dei Gemelli ed il Principio Copernicano forniscono una
“soluzione relativistica” al Paradosso di Fermi: “Dove sono tutti quanti?”
In questo seminario illustrerò il cosiddetto Paradosso di Fermi sulla mancanza di evidenza dell'esistenza di civiltà aliene. Dopo aver brevemente illustrato alcune delle soluzioni proposte, discuterò come il fenomeno della dilatazione temporale previsto dalla Relatività Generale di Einstein (il cosiddetto "Paradosso dei Gemelli") ed il Principio Copernicano (la Terra non occupa un posto speciale nell'Universo) forniscano una soluzione naturale al Paradosso di Fermi, suggerendo l'esistenza di "Dei", viaggiatori nomadi, creatori di specie intelligenti a loro immagine e somiglianza.
A dispetto delle apparenze si tratta di una discussione basata soltanto su criteri di rigore scientifico e scevra di ogni ingiustificata estrapolazione religiosa.
Presenta: Tiziana Di Salvo
Università degli Studi di Palermo
Il Prof. Luciano Burderi ha lavorato presso l'Astronomy Group dell'Università di Leicester (Inghilterra) e l'Osservatorio Astronomico di Roma. Attualmente è Professore Ordinario presso il Dipartimento di Fisica dell'Università di Cagliari, dove è stato coordinatore del dottorato di ricerca in Fisica Nucleare, Subnucleare ed Astrofisica. Dal 2024 ricopre la carica di Direttore dell’Istituto di Astrofisica Spaziale e Fisica Cosmica di Palermo. Svolge la sua attività di ricerca nell'ambito dell'Astrofisica delle Alte Energie. In particolare si dedica allo studio di sistemi binari galattici contenenti un oggetto compatto (per oggetto compatto si intende una stella di neutroni o buco nero) che accresce materia da una stella compagna. Negli ultimi anni gli interessi di ricerca si sono estesi alla problematica di fisica fondamentale, in particolare, ai problemi riguardanti una definizione operativa per la misurazione di intervalli di spazio e tempo arbitrariamente brevi ed alla formulazione di una teoria Quantistica della Gravità. L’attività di ricerca è documentata, da più di duecento pubblicazioni su riviste internazionali e da un numero simile di comunicazioni a congressi. Il suo Indice di Hirsch (H-INDEX) è pari a 50 (Fonte: Google Scholar).
Il Giornale di Astronomia è nato nel 1975 come rivista di informazione, cultura e didattica per soddisfare a uno dei fini della Società Astronomica Italiana: «promuovere la diffusione scientifica nel nostro paese». L’idea era quella di fornire un'informazione seria, sicura e aggiornata sugli studi astronomici, sia a persone interessate all’astronomia e desiderose di approfondire la loro cultura scientifica, con articoli divulgativi di rassegna e di messa a punto ad opera di astronomi professionisti.
Il Giornale di Astronomia dedica ampio spazio ad articoli di analisi storica e si occupa anche di quel vasto campo interdisciplinare che è proprio dell’astronomia, evidenziandone e discutendone la presenza in gran parte degli aspetti culturali. In altre parole, si tratta del legame tra la scienza del cielo e le altre discipline, non solo scientifiche, quali arte, letteratura, filosofia, religione, società.
A causa del positivo riscontro presso il pubblico di questa linea editoriale, il Consiglio Direttivo della Società Astronomica Italiana ha pensato di allargare l’esperienza del Giornale presentando in rete, a cadenza regolare, alcuni dei temi che hanno avuto maggiore interesse attraverso la pagina scritta, con delle brevi chiacchierate tenute dagli autori che potranno interloquire col pubblico.
L’ultimo giovedì di ogni mese alle 17:00 per una mezz’ora o poco più, un astronomo, uno storico della scienza, un insegnante o altri vi intratterranno su questo tipo di argomenti.