XV edizione scuola estiva Stilo (RC)

XV SCUOLA ESTIVA DI ASTRONOMIA DI STILO
dellaSOCIETÀ ASTRONOMICA ITALIANA
19 – 23 luglio 2010
Stilo (Reggio Calabria)

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Nell’ambito del Protocollo d’intesa tra Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca e SIF – AIF – SAIt, la Società Astronomica Italiana, in collaborazione con l’Istituto Nazionale di Astrofisica, la Provincia di Reggio Calabria e il Comune di Stilo e d’intesa con il MIUR – Direzione Generale Ordinamenti Scolastici, organizza la

 

XV Scuola Estiva di Astronomia di Stilo
Astronomia e astrofisica nella progettazione di percorsi formativi.

Il tema per l’edizione 2010 della Scuola è:
«Le stelle: un laboratorio per più discipline»

La  SAIt  ha  tra  i  suoi  compiti  statutari  quello  di  incentivare  e  migliorare  l’insegnamento dell’astronomia,  evidenziandone l’elevato carattere interdisciplinare e la forte valenza culturale e formativa. In sintonia con le attuali indicazioni nazionali inserite nella riforma dei licei, l’argomento scelto per la XV Scuola di Stilo si caratterizza per la natura interdisciplinare, spaziando dal campo scientifico a quello letterario, artistico, storico, filosofico ed etico.
La Scuola intende, così, costituire un incentivo all’insegnamento dell’astronomia, non come fatto puramente tecnico, ma «come una ricerca, con immancabili dubbi e mancate risposte, come azione congiunta  tra  esperimento,  osservazione  e  teoria,  metodo  scientifico  e  interazione  tra  scienza, tecnologia e società».

 

Finalità della Scuola Estiva

–    Utilizzare l’astronomia e l’astrofisica come strumento di facilitazione dell’apprendimento
delle discipline scientifiche, mediante la progettazione di percorsi formativi disciplinari e pluridisciplinari da inserire all’interno dei Piani dell’Offerta Formativa, per un maggior coinvolgimento degli studenti nello studio delle discipline scientifiche.

–    Costituire un incentivo all’insegnamento dell’astronomia, non come fatto puramente tecnico, ma «come una ricerca, con immancabili dubbi e mancate risposte, come azione congiunta tra  esperimento,  osservazione   e   teoria,  metodo  scientifico  e  interazione  tra  scienza, tecnologia e società».

–    Sollecitare  l’interesse  per  lo  sviluppo  delle  conoscenze  scientifiche,  evidenziandone  le
caratteristiche di fattore unificante della cultura e di stimolo al rinnovamento didattico.

–    Trasmettere  il  convincimento  che  l’astronomia  possa  costituire  una  parte  integrante  e unificante di una preparazione che voglia andare oltre la “scala umana” per allargarsi in un quadro ben bilanciato delle conoscenze.

 

Obiettivi

–    Migliorare  la  qualità  dell'insegnamento  mediante  la  progettazione  di  percorsi  integrati, finalizzati a fornire strumenti ai docenti per affrontare le problematiche relative allo studio dell’universo e alle connessioni con la vita quotidiana.

–    Attivare strategie educative che suscitino curiosità e interesse e stimolino la volontà di apprendere, favorendo il successo formativo.

–    Fornire allo studente un bagaglio di conoscenze scientifiche ed epistemologiche adeguate.

Dal punto di vista professionale la scuola intende offrire ai docenti partecipanti la possibilità di confrontarsi sulle novità inserite nella riforma e verificare, sul campo, con quali strategie didattiche si possono raggiungere le seguenti finalità:

–    utilizzare  le  discipline  umanistiche  per  individuare  attività  e  percorsi  modulari  che consentano un insegnamento integrato con le discipline scientifiche;

–    offrire una presentazione epistemica di quei temi e problemi che più interessano i docenti di discipline  scientifiche,  evidenziando quali  sono stati i  momenti  di svolta concettuale, i metodi, le tecniche e  l’importanza che hanno avuto nello sviluppo di altri settori della conoscenza;

–    acquisire gli strumenti teorici e metodologici, articolati secondo le diverse impostazioni, necessari per l’acquisizione di una capacità critica approfondita nel campo degli studi della storia delle scienze naturali, fisiche e astronomiche.

Direttore della Scuola è il prof. Fabrizio Bònoli, vicepresidente della Società Astronomica Italiana.

Partecipazione

La partecipazione alla scuola è aperta a 30 docenti di scuola secondaria di secondo grado delle materie   scientifiche,  storico-filosofiche,   letterarie,  artistiche  e  linguistiche.   Le  richieste  di partecipazione verranno esaminate dalla SAIt sulla base della presentazione di un curriculum (vedi modulo allegato).

Costituiscono diritto a precedenza:

–    progettazione didattica concernente l’astronomia;

–    documentate esperienze metodologiche;

–    non aver partecipato a edizioni precedenti della Scuola.

La  SAIt  si  riserva  una  quota  percentuale  di  posti  per  i  soci  SAIt  della  Sezione  Calabria  ed
un’eventuale quota di uditori.

 

Le  spese di soggiorno sono a carico degli organizzatori, mentre  sono a carico dei partecipanti le spese di viaggio e la quota di iscrizione fissata in 60,00 (sessanta) euro.

 

Per i docenti che non rientrano nelle priorità determinate e per tutti quelli degli altri ordini e gradi che partecipano a proprie spese, la quota di iscrizione è ridotta a 30.00 (trenta) euro.

 

La Società Astronomica Italiana è riconosciuta quale ente qualificato per la formazione dei docenti e pertanto la scuola è riconosciuta dal MIUR e dà diritto, nei limiti previsti dalla normativa vigente, al riconoscimento dall’esonero dal servizio per il personale della scuola che vi partecipa.

Ai partecipanti verrà consegnato un attestato di partecipazione alla Scuola.

 

 

Le richieste d’iscrizione devono pervenire entro il  10 giugno p.v., scrivendo a  ENTRAMBIi seguenti indirizzi di posta elettronica:

sait@arcetri.astro.it;

astronomiavinci@diel.it

 

19 luglio 2010
16.00-17.00 – Apertura della scuola, saluti delle autorità
17.30-19.00 – Conferenza pubblica M. MAZZONI, E. MEZZI, F. VIZZA: «Luigi Lilio– medico, astronomo e matematico di Cirò – e la riforma del calendario»

20 luglio 2010
09.00-11.00 – F. BÒNOLI: «Perché il cielo di notte è buio?» Sembra un interrogativo ozioso, ma questa semplice domanda coinvolge fondamentali principi della fisica
11.30-12.30 – V.F. POLCARO: «Osservazioni di fenomeni astronomici nell’arte del medioevo»
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15.00-17.00 – F. MAZZUCCONI: «Costruzione e uso dell’orologio notturno e dell’astrolabio»
17.15-18.15 – S. COMI: «Dalla fisica alla letteratura inglese: ‘Olber’s paradox’ by Lawrence Ferlinghetti»
18.15-19.15 – F. ROCCA e M.B. DIBILIO: gruppi di lavoro
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21.30-23.00 – a cura del Planetario provinciale di RC: «Il cielo: un laboratorio di fisica» Guida all’osservazione
del cielo a occhio nudo

21 luglio 2010
09.00-11.00 – M. MAZZONI: «La stella Sole: il nostro laboratorio»
11.30-12.30 – F. MAZZUCCONI: «La genesi dell’idea di evoluzione stellare»
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15.00-16.30 – R. BEDOGNI: «Uso dei programmi astronomici»
17:00-18:00 – V. MAZZUCA: «La teoria scientifica e la sua ‘verità’»
18:15-19:15 – F. ROCCA e M.B. DIBILIO: gruppi di lavoro
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21.30-23.00 – a cura del Planetario provinciale di RC: «Il cielo: un laboratorio di fisica» Guida all’osservazione
del cielo a occhio nudo

22 luglio 2010
09.00-11.00 – R. BEDOGNI: «I sistemi planetari: un ‘sottoprodotto’ dell’evoluzione stellare»
11.30-12.30 – G. BONO: «I sistemi stellari»
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15.00-16.00 – A. VECCHIO: «Dall’interdisciplinarità alla multidisciplinarità»
16:00-17:00 – A. MISIANO: «La funzione didattica e le possibilità di un planetario»
17.15-19.15 – F. ROCCA e M.B. DIBILIO: gruppi di lavoro

23 luglio 2010
09.00-11.00 – M. CAPACCIOLI : «La Galassia e la sua evoluzione»
11.30-12.30 – G. CUTISPOTO: «La strumentazione astronomica di nuova generazione»
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15.00-16.30 – F. BEVACQUA: «Il ruolo del laboratorio nella riforma dei licei: proposte di esperienze»
17.00-19.00 – F. ROCCA e M.B. DIBILIO: Sintesi dei gruppi di lavoro e chiusura della scuola

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