Galileo, Clavio e Secchi: in mostra i “lavori” dei primi esploratori delle stelle

Dal 14 novembre al 13 febbraio 2015, l’Archivio Storico della Pontificia Università Gregoriana esporrà per la prima volta presso lo Spazio Espositivo Tritone della Fondazione Sorgente Group, alcune testimonianze inedite degli studi astronomici dello scienziato Galileo Galilei, del matematico gesuita Cristoforo Clavio e dell’astronomo gesuita Angelo Secchi.
I pregiati documenti sono stati recuperati grazie al progetto di valorizzazione e digitalizzazione del Fondo Clavius, al quale appartengono, finanziato dalla Fondazione Sorgente Group.
La mostra, intitolata “Magistri astronomiae dal XVI al XIX secolo: Cristoforo Clavio, Galileo Galilei e Angelo Secchi, testimonianze documentarie e strumenti scientifici” è completata dagli antichi strumenti di osservazione e di rilevazione appartenenti all’INAF - Museo Astronomico e Copernicano di Roma e dal Globo celeste della Biblioteca Nazionale Centrale di Roma.

Tra i manoscritti esposti, ci sarà l’opera di Clavio che spiega l’introduzione nel 1582 del calendario gregoriano, quello ancora oggi in uso in Occidente. Il matematico gesuita contribuì all’adozione del nuovo sistema difendendolo dagli attacchi degli studiosi contemporanei. Farà parte delle opere in mostra anche la lettera con la quale Galileo avvisa Clavio del suo imminente viaggio a Roma. Proprio in questa occasione, Galilei ottenne dalla Chiesa di Roma un iniziale riconoscimento della validità delle sue scoperte astronomiche. Straordinario documento, infine, è la lettera del 1609 in cui Galileo parla delle sue osservazioni della luna per mezzo di un telescopio e realizza alcuni disegni rilevando la discontinuità della superficie lunare, in seguito contrastata dalla Chiesa. In mostra anche l’opera di Angelo Secchi, che ha posto le basi per la moderna astrofisica e che per primo ha osservato lo spettro luminoso degli astri. All’astronomo gesuita dobbiamo anche l’individuazione del meridiano di Monte Mario a Roma, primo adottato nell’Ottocento in Italia.

Grazie al progetto appena realizzato sul Fondo Clavius, sarà possibile tramandare le 299 lettere e i 7 manoscritti autografi alle generazioni future. Con la tecnologia informatica questi documenti vengono messi finalmente a disposizione della comunità scientifica internazionale” – rileva Martín M. Morales SJ, Direttore dell’Archivio Storico della Pontificia Università Gregoriana.“Con entusiasmo e stima nei confronti della Compagnia di Gesù abbiamo voluto sostenere il progetto di recupero e digitalizzazione dei documenti del Fondo Clavius, che per la prima volta saranno visibili grazie alla nostra mostra” – dichiara Paola Mainetti, Vice Presidente di Fondazione Sorgente Group.

Oltre alla consultazione dei testi scientifici, il visitatore potrà immergersi in un viaggio alla scoperta della volta celeste attraverso strumenti quali un cannocchiale del XVII secolo, un telescopio riflettore gregoriano, un astrolabio per misurare le posizioni degli astri, un notturnale (orologio notturno) e altri suggestivi elementi di misurazione che consentirono a quel tempo la stesura di mappe stellari, disegni e grandi scoperte.

La mostra sarà visitabile presso lo Spazio Espositivo Tritone, in via del Tritone 132, gratuitamente, dal lunedì al venerdì dalle 10.30 alle 18.30.

Visita guidata (solo su appuntamento), martedì e giovedì mattina per le scolaresche, e giovedì pomeriggio alle ore 18.00 per il pubblico, accompagnati dalle guide dell’ Associazione Culturale “Estrellas y Planetas”, www.estrellasplanetas.org)

Contatti:

Ilaria Fasano
Responsabile Comunicazione Fondazione Sorgente Group, i.fasano@sorgentegroup.com- Tel. 06-90219014-339-6409259
Beatrice Forti
Ufficio Stampa, b.forti@sorgentegroup.com  - Tel. 06-90219012 – 345-2485682
Onelia Onorati
Ufficio Stampa, o.onorati@sorgentegroup.com – Tel. 06-90219019 – 349-7839292
In allegato: invito per l’inaugurazione della mostra