Proseguono gli Incontri del Giornale di Astronomia con Alessandro Papitto: "Il cielo come orologio e bussola, dalle meridiane alle pulsar".

Giovedì 28 Settembre ore 17:00

 in diretta streaming sul canale YouTube della Società Astronomica Italiana,

al link: https://www.youtube.com/watch?v=CK__nB4D53U

 

proseguono “Gli Incontri del Giornale di Astronomia” con:

 

 

 

Alessandro Papitto

Il cielo come orologio e bussola, dalle meridiane alle pulsar.

 

L’astronomia deve alla capacità di misurare il tempo il suo rapido sviluppo già nelle prime civiltà. Calata in società di contadini e commercianti, la capacità di produrre calendari e mappe ha reso l’astronomia la disciplina scientifica che per secoli è stata più connessa alla realtà del proprio tempo. In questa chiacchierata ricorderò i principali aspetti della relazione tra osservazione del cielo e misura del tempo, mostrando come lo studio delle pulsar si inserisca a pieno titolo in questa tradizione. Gli oggetti compatti più rapidamente rotanti tra quelli dotati di una superficie, tali stelle di neutroni si sono rivelati non solo degli eccezionali esperimenti di fisica nucleare. L’accuratezza delle misure di tempo basate sui loro impulsi è infatti la chiave per effettuare test di Relatività Generale, investigare la natura stessa del tempo e, nel prossimo futuro, orientarsi e navigare nello spazio profondo.

 

Presenta: Marco Castellani

INAF – Osservatorio Astronomico di Roma

 

 

 

 

 

 

 

 

Alessandro Papitto. Mi occupo principalmente di ricerca, caratterizzazione e interpretazione di pulsar al millisecondo in sistemi binari tramite osservazioni in varie bande dello spettro elettromagnetico (raggi X e gamma, onde radio e più recentemente visibile). Ottenuto il Dottorato di Ricerca in Astronomia nel 2009 presso l’Università di Roma Tor Vergata sotto la supervisione del prof. Luciano Burderi, ho intrapreso la mia carriera di ricercatore grazie a fellowship ottenute presso l’Università di Cagliari e l’Istituto delle Scienze Spaziali di Barcelona. Rientrato in Italia con una fellowship Marie Skłodowska Curie, dal 2016 sono un ricercatore dell’INAF presso l’Osservatorio Astronomico di Roma. La scoperta del prototipo delle pulsar transizionali capaci di eseguire rapide transizioni tra un regime di emissione alimentato dall’accelerazione di particelle prodotta dalla rotazione del campo magnetico e uno prodotto dall’accrescimento di materia persa dalla stella compagna è uno dei risultati di maggiore impatto della mia ricerca. In tale contesto, recentemente ho anche guidato la scoperta della prima pulsar al millisecondo osservata nella banda del visibile grazie al fotometro rapido SiFAP2 del quale sono P.I. e che è montato in maniera permanente presso il Telescopio Nazionale Galileo dell’INAF.

 

 

 

 

 

 

 

Il Giornale di Astronomia è nato nel 1975 come rivista di informazione, cultura e didattica per soddisfare a uno dei fini della Società Astronomica Italiana: «promuovere la diffusione scientifica nel nostro paese». L’idea era quella di fornire un'informazione seria, sicura e aggiornata sugli studi astronomici, sia a persone interessate all’astronomia e desiderose di approfondire la loro cultura scientifica, con articoli divulgativi di rassegna e di messa a punto ad opera di astronomi professionisti.

Il Giornale di Astronomia dedica ampio spazio ad articoli di analisi storica e si occupa anche di quel vasto campo interdisciplinare che è proprio dell’astronomia, evidenziandone e discutendone la presenza in gran parte degli aspetti culturali. In altre parole, si tratta del legame tra la scienza del cielo e le altre discipline, non solo scientifiche, quali arte, letteratura, filosofia, religione, società.

A causa del positivo riscontro presso il pubblico di questa linea editoriale, il Consiglio Direttivo della Società Astronomica Italiana ha pensato di allargare l’esperienza del Giornale presentando in rete, a cadenza regolare, alcuni dei temi che hanno avuto maggiore interesse attraverso la pagina scritta, con delle brevi chiacchierate tenute dagli autori che potranno interloquire col pubblico.

L’ultimo giovedì di ogni mese alle 17:00 per una mezz’ora o poco più, un astronomo, uno storico della scienza, un insegnante o altri vi intratterranno su questo tipo di argomenti.